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Razzismo come costruzione sociale

Secondo alcuni psicologi il razzismo è un fenomeno sociale che si sviluppa all’interno dell’interazione con l’altro e prevede una percezione di superiorità del proprio gruppo rispetto ad un altro.

Razzismo come costruzione sociale

Per quanto un individuo possa agire in autonomia, sganciato da associazioni o movimenti, l’idea stessa di razzismo e di odio etnico rimanda ad un gruppo al quale riferirsi ed appartenere in opposizione a qualcun altro. È nei momenti di conflitto tra gruppi che questo tipo di fenomeno prende piede e si radicalizza, diventando a sua volta carburante per alimentare, amplificare e perpetuare tale scontro.

L’incontro con l’altro e il razzismo

Occidente e Islam, hutu e tutsi, ariani ed ebrei, bianchi e neri, cattolici e protestanti, serbi e croati, autoctoni e immigrati, lombardi e terroni, indiani e cowboy. La discriminazione razziale ha da sempre declinato il concetto di “altro” in modi diversi, cambiando maschera e appoggiandosi a criteri anche molto differenti a seconda dei contesti storici, politici o geografici.

Il comune denominatore a questi molteplici esempi è però sempre il medesimo: l’incontro con la diversità diventa uno scontro, e l’altro è percepito come inferiore.

Come scatta questo meccanismo? Come si costruisce la discriminazione e, soprattutto, l’odio per l’altro?


Per saperne di più e leggere l’articolo completo: http://www.stateofmind.it/2018/03/razzismo-costruzione-sociale/

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