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Come la pornografia droga ed altera il tuo cervello

Alcuni hanno evitato di usare il termine “dipendenza” nel contesto di compulsioni naturali come la sessualità incontrollata,l’eccessiva assunzione di cibo,od il gioco d’azzardo.

Cercheremo di rispondere a due domande: (1) biologicamente è il cervello ad essere colpito dalla pornografia e dalle altre dipendenze sessuali? (2) Se è così,e se tali dipendenze sono molto diffuse,possono anche avere un effetto a livello sociale?

La storia della falena zingara

Iniziamo con una digressione apparente. Nel 1869 la falena zingara è stata importata in America con l’intenzione di dare il via all’industria della seta.

Raramente ci sono buone intenzioni andate a finire così male: l’appetito imprevisto della falena per alberi come le querce,gli aceri,gli olmi ha devastato le foreste per 150 anni. Numerosi tentativi sono stati creati per distruggere questa peste, ma un importante passo avanti arrivò solo nel 1960, quando gli scienziati hanno osservato che la falena zingara maschio seguiva la femmina tramite il suo odore per accoppiarsi. Questo profumo è chiamato feromone,ed è estremamente attraente per il maschio. Gli scienziati hanno quindi prodotto massivamente del feromone e permeato l’ambiente delle falene con esso. Questo profumo innaturalmente forte ha sopraffatto la naturale capacità delle femmine di attrarre i maschi,ed i maschi, confusi, non sono più riusciti a trovare le femmine.

La falena zingara è stato il primo insetto ad essere controllato mediante l’uso di feromoni con un metodo chiamato della “confusione”. Un aereo sparge nell’ambiente un certo numero di palline di plastica imbevute con profumo del feromone: il maschio stesso diventa confuso e non sa in quale direzione cercare la femmina,oppure diventa insensibile ai naturali livelli di feromone prodotti dalla femmina e non ha alcun incentivo ad accoppiarsi con essa.

Due errori

Cosa ha a che fare tutto ciò con la pornografia? La pornografia è un feromone visivo,una potente droga cerebrale da 100 miliardi di dollari all’anno, che sta cambiando la sessualità umana “inibendo l’orientamento” ed “interrompendo la comunicazione pre-accoppiamento tra i sessi”.

Nella guerra contro la pornografia due sono gli errori fondamentali:

Errore N°1: La pornografia non è una droga

Errore N°2: La pornografia non va trattata come  una vera e propria dipendenza

Si consideri la seguente dichiarazione di un dirigente di Wall Street i cui principali profitti derivano dalla pornografia:

“Non sono uno “strano” od un pervertito, non è affar mio. Ho bambini ed una famiglia. Ma se posso fare dollari sfruttando gente che è strana, i dollari sono dollari. Io non sto vendendo droga. E’ Wall Street”.

Altra dichiarazione di un dirigente del settore pornografico:

“Il fatto è che la “droga,alcol e sigarette” sono tutti agenti fisici,chimici che possono essere ingeriti e posso dare misurabili,dannosi,effetti di dipendenza. La semplice visione di qualsiasi tipo di soggetto rientra difficilmente in questa categoria. Nessuno è mai morto nel guardare porno.Mentre alcuni soggetti compulsivi possono essere “dipendenti” da qualcosa,come guardare il proprio show televisivo preferito,mangiare un gelato od andare in palestra,nessuno suggerisce che il gelato è simile al crack ed alla cocaina  e dovrebbe essere regolamentata per la protezione…delle persone da se stesse,invece,queste azioni compulsive sono giustamente considerate dalla società come difetti di personalità dell’individuo…”

Anche se la pornografia non è un agente fisico, chimico, ci sono prendere in considerazione le ultime ricerche sulla ricompensa naturale del cervello per decidere se si tratta di una vera dipendenza.

 

Un farmaco è un farmaco

 E’ interessante sapere che l’adrenalina, chiamata anche epinefrina,è un farmaco che i medici usano in chirurgia ed in situazioni di emergenza per avviare di nuovo il cuore di un paziente quando batte molto lentamente od addirittura si ferma. Quindi ecco la domanda:l’epinefrina non è una droga se il cervello la produce (facendo battere il cuore all’impazzata), ma lo diventa se la stessa è somministrata da un medico?

Consideriamo ora  la dopamina. Questo prodotto chimico è un cugino stretto dell’adrenalina, sono entrambi neurotrasmettitori eccitatori che dicono al cervello “Vai”.

Pertinentemente al nostro tema, accade che entrambi questi neurotrasmettitori del cervello sono molto importanti per la sessualità umana. La dopamina è un neurotrasmettitore integrale che regola il sistema di piacere/ricompensa nel nostro cervello.

Alterazioni della dopamina

Rivediamo alcune delle importanti componenti del sistema di ricompensa del cervello. All’esterno vi è la corteccia cerebrale,uno strato di cellule nervose in cui risiede la coscienza. Nella parte anteriore,sopra gli occhi,vi sono i lobi frontali. Queste aree sono importanti per il giudizio e, se il cervello fosse una macchina,i lobi frontali sarebbero i freni. Questi lobi hanno importanti collegamenti con le vie del piacere,in modo da poterlo controllare.

Al centro del cervello,vi è il nucleo accumbens. Questa zona a forma di mandorla è la chiave del sistema piacere-ricompensa e quando viene attivato dalla dopamina ed altri neurotrasmettitori,ci fa valutare e desiderare il piacere

della ricompensa. La dopamina è essenziale per gli esseri umani per desiderare e valutare un piacere appropriato nella loro vita. Senza di essa,non saremmo così incentivati a procreare,mangiare od anche cercare di vincere una partita.

Ora è l’uso eccessivo del sistema di ricompensa della dopamina che provoca dipendenza. Quando le vie sono usate in modo compulsivo le cellule ricompensa nel nucleo accumbens divengono affamate di dopamina e vivono in uno stato di desiderio di essa.

In questo stato di dipendenza,la persona deve agire secondo la dipendenza cioè aumentando la dopamina a livelli sufficienti solo per sentirsi normale.

Come la desensibilizzazione dei circuiti di ricompensa continua, ancora più forti stimoli sono necessari per aumentare la dopamina. Nel caso di dipendenza da stupefacenti,la persona dipendente deve aumentare la quantità del farmaco per ottenere il medesimo picco. Nella dipendenza da pornografia,immagini sempre più di impatto sono necessarie per stimolare la persona.

Danni del lobo frontale

Come una sorta di feedback, anche i lobi frontali possono modificarsi e ridursi.

Pensate all’esempio dell’usura delle pastiglie dei freni. Questo declino fisico e funzionale nel centro del giudizio del cervello compromette nella persona la sua capacità di elaborare ed inibire certi comportamenti per poter di uscir fuori da una dipendenza. Gli scienziati che studiano le dipendenze hanno chiamato questa condizione “ipofrontalità”,ed hanno notato una somiglianza nel comportamento delle persone dipendenti dal comportamento dei pazienti con danno cerebrale frontale.

I neurochirurghi sanno che  pazienti con danno del lobo frontale esibiscono una costellazione di comportamenti che chiamano sindrome del lobo frontale. In primo luogo,questi pazienti sono impulsivi, in quanto sconsideratamente impegnati in attività con pochi riguardi per le loro conseguenze. In secondo luogo sono compulsivi: si fissano nei riguardi di determinati oggetti o comportamenti e devono averli per forza non importa come. In terzo luogo diventano emotivamente labili,ed hanno sbalzi di umore improvvisi ed imprevedibili. In quarto luogo dimostrano scarsa capacità di giudizio.

L’ipofrontalità ovvero il restringimento dei lobi frontali, possono derivare tanto da un incidente d’auto, che da una dipendenza.

Uno studio sulla dipendenza da cocaina, pubblicato nel 2008, mostra una perdita di volume o restringimento,in diverse aree del cervello, in particolare le aree di controllo frontale. Un risultato del 2009 mostra risultati molto simili per la metanfetamina.  Questi studi non ci sorprendono.

Si consideri ora una dipendenza naturale, come l’eccesso di cibo che porta all’obesità. Potremmo essere molto sorpresi nell’apprendere che secondo uno studio pubblicato sempre nel 2008 si è evidenziato il restringimento dei lobi frontali in una condizione di dipendenza da cibo e quindi di obesità, molto simile a quella trovata negli studi sulla cocaina e sulla metanfetamina. Uno studio pubblicato nel 2009  in persone esibenti una severa dipendenza sessuale ha prodotto risultati quasi identici.

Così abbiamo quattro studi,due di farmaci e due studi di dipendenza naturale e tutti e quattro gli studi dimostrano che la dipendenza fisica influenza i lobi frontali del cervello.

La dipendenza è dipendenza

Ho detto che i sistemi della dopamina non funzionano bene nella dipendenza e che risultano danneggiati. Questo danno, come pure i danni del lobo frontale, sono stati confermati  con scansioni del cervello,come la risonanza magnetica funzionale, la PET e la SPECT.

Quindi non contraddite la scienza che ci dice che la dipendenza è presente quando c’è un persistente comportamento distruttivo nonostante le conseguenze avverse.

Come indicato nella rivista “Science”, per il cervello un premio è una ricompensa, indipendentemente dal fatto che provenga dalla chimica o da un comportamento.

Il Dr. Eric Nestler, responsabile della ricerca in neuroscienze al Mount Ceder Sinai di New York ha pubblicato un articolo sulla rivista “Nature Neuroscience” nel 2009 intitolato “C’è un percorso comune per la dipendenza?”. In questo documento ha affermato che i sistemi di ricompensa della dopamina mediano non soltanto la dipendenza da droghe ma anche “Dipendenze naturali” (cioè il consumo compulsivo di ricompense naturali), come l’eccessiva assunzione patologica di cibo,il gioco d’azzardo patologico e le dipendenze sessuali.

Apprendimento frenetico

La dipendenza rappresenta una forma patologica di apprendimento e memoria”. Chiamiamo oggi questi cambiamenti nelle cellule cerebrali “potenziamento a lungo termine” e “depressione a lungo termine”.

Il dottor Norman Doidge, neurologo presso la Columbia,nel sul libro “Il Cervello che Modifica Se Stesso”, descrive come la pornografia “resetti” i circuiti neurali. Egli osserva che in uno studio su uomini che vedono pornografia attraverso internet, gli uomini sembravano “posseduti” come i topi che spingevano le leve per ricevere la cocaina nelle scatole da sperimentazione di Skinner. Come i topi tossicodipendenti, gli uomini erano alla disperata ricerca della prossima dose, cliccando con il mouse proprio come i topi spingevano le leve.

La dipendenza da pornografia è un apprendimento frenetico,  è un processo neurologico attivo che vede la costante ricerca e valutazione di ogni immagine o video per la sua potenza e l’effetto che crea.  La curiosità è quindi fusa nella compulsione e la necessità di un flusso più ampio di dopamina può guidare la persona dal soft-core all’hard-core alla pedopornografia o peggio.

Sessualità disumanizzata

Oltre all’ipofrontalità corticale ed al declassamento dei sistemi dopaminergico un terzo elemento sembra essere importante per la pornografia e la dipendenza sessuale. L’ossitocina è un’importante ormone nel cervello in riferimento alla sessualità. Gli studi dimostrano che l’ossitocina è importante anche nell’aumentare la fiducia negli esseri umani, nel legame emotivo tra partner sessuali e nel legame con i genitori.

E’ una buona cosa quando questo legame si verifica in un rapporto matrimoniale, ma c’è un lato oscuro. Quando la gratificazione sessuale si verifica nel contesto dell’uso di pornografia, può portare ad una sorta di “amante virtuale”. Il dottor Victor Cline,nel suo saggio, “Gli effetti della pornografia su adulti e bambini”, descrive questo processo come segue:

“Nella mia esperienza di terapeuta sessuale,qualsiasi persona che si masturba regolarmente con l’ausilio di pornografia è a rischio di diventare un tossicodipendente sessuale ed a disturbare il rapporto consolidato con il coniuge o la fidanzata”.

Un effetto collaterale frequente è che si riduce drasticamente anche la loro capacità di amare. Il loro lato sessuale diventa in un certo senso disumanizzato. Molti di loro sviluppano “un ego straniero” , il cui nucleo è una lussuria priva della maggior parte dei valori.

Nel frattempo, l’aumento di masturbazione ottenuto con la pornografia diventa via via più invadente nelle relazioni.

Il processo di condizionamento masturbatorio è inesorabile e non regredisce spontaneamente. L’evoluzione di questa malattia può essere lento ed è quasi sempre nascosto alla vista.  Raramente si inverte se non viene trattato.

La negazione da parte del porno-dipendente di sesso maschile ed il rifiuto di affrontare il problema sono tipici e prevedibili e questo quasi sempre porta alla disarmonia di coppia e coniugale, a volte il divorzio.

Dr. Doidge nota: “la pornografia  promette un piacere sano ed una liberazione dalla tensione sessuale ma quello che spesso offre è la dipendenza,ed un eventuale calo del piacere. Nel libro “Pornified”, Pamela Paul descrive numerose persone incapaci di vivere il piacere di effettivi rapporti fisici.

“L’impotenza da porno”, nel quale l’uomo sperimenta la  preferenza del porno rispetto ad una donna è un fenomeno reale ed in crescita.

Un articolo del “Journal of Sex and Marital Therapy” ha descritto uno studio che mostra che molte donne vedono le attività pornografiche del loro partner come “una forma di infedeltà”: il tema che attraversa le loro lettere è che l’uomo ha perso l’aspetto più intimo della relazione, la sessualità che dovrebbe esprimere il legame d’amore tra la coppia. La stragrande maggioranza delle donne in questo studio ha utilizzato parole come “tradimento”,”truffa” per descrivere la loro sensazione  nei confronti della pornografia.

Un triplo amo

La pornografia è un triplo gancio,composto da una ipofrontalità corticale, retrocessione dopaminergica ed il coinvolgimento dell’ossitocina e vasopressina. Ognuno di questi ami è potente ed insieme ancora di più. La pornografia costruisce i suoi ami molto rapidamente e profondamente e come la dipendenza progredisce, si stringe rapidamente il nodo della dopamina finchè non esiste più via di fuga.

Disastro di coppia

Perchè è essenziale comprendere la natura della pornografia come capace di dare dipendenza?

Perchè se noi la consideriamo semplicemente come una cattiva abitudine e non troviamo il pieno supporto necessario per superare ogni dipendenza vera,continueremo ad essere delusi sia come individui che come società. La pornografia è il tessuto utilizzato per tessere un arazzo di permissività sessuale che mina le fondamenta dei rapporti di coppia.

 

 

La pornografia come un lanciafiamme

Il sesso è come un fiume di fuoco” e la dopamina ed altre droghe per il cervello sono il carburante. Come gli astronauti dell’Apollo 11,siamo in gradi di cavalcare questa energia fino ai cieli,oppure esserne consumati fino all’esaurimento,a seconda che siamo sopra i motori nel modulo di comando o sotto di essi,essendo esposti al calore. Il dottor Henry A.Bowman ha detto: “Nessuna persona davvero intelligente brucerà una cattedrale per friggere un uovo,anche per soddisfare un appetito vorace”, eppure il lanciafiamme della pornografia sta incendiando molte cattedrali coniugali.

Dobbiamo affrontare la realtà che la pornografia interesserà praticamente ogni famiglia in qualunque modo.

La pornografia è diventata il luogo di educazione sessuale per la maggior parte della prossima generazione, internet come un negozio di caramelle che insegna che il sesso è emotivamente innocuo e privo di  conseguenze negative. Uomini e donne sono soltanto droghe visive da utilizzare e scartare e il sesso solo un piacere personale.

Aiuto per la guarigione

La descrizione del Dottor John Mark Chaney riguardo la dipendenza da pornografia degli adolescenti è altrettanto vera per gli adulti:

“I professionisti a volte non riescono a capire il potere della compulsione che la gioventù si trova ad affrontare. Dal momento che la pornografia può essere una dipendenza, gli approcci come il “Basta dire no”rischiano di creare soltanto più frustrazione ed una controproducente ideazione…le modalità di intervento ed il trattamento devono riconoscere il problema come una dipendenza completa e trattarlo con le stesse considerazioni riservate alle sostanze chimiche oppure all’alcool.

Per quanto riguarda la guarigione, ci sono quattro fattori principali che devono essere presi in considerazione per il successo nel recupero. In primo luogo,l’individuo deve essere personalmente motivato ad essere libero dalla sua dipendenza ed avere un’intenzione l fare tutto il necessario per raggiungere il successo.Non si può mai costringere una persona a guarire se lui non vuole. In secondo luogo,è necessario creare un ambiente sicuro,che riduca drasticamente l’accesso alla pornografia oppure altro materiale connesso ad essa. In terzo luogo, dovrebbe affiliarsi a gruppi di supporto. In quarto luogo,l’individuo ha bisogno di selezionare un consulente/terapeuta che ha avuto una formazione specifica e di successo nel trattamento della dipendenza sessuale.

La battaglia è cominciata

La pornografia è una droga che produce una trappola neurochimica di dipendenza, come abbiamo visto,il gelato e la sessualità possono essere simili al crack ed alla cocaina.

Anche se dobbiamo combattere siamo ben al di la di avere l’evitamento come unica nostra difesa. La pornografia è un padrone crudele e cerca sempre più schiavi.

 

Traduzione articolo “How Pornography Drugs & Changes Your Brain

Dr. Donald L. Hilton Jr.

 

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