Paradosso della tolleranza
Il paradosso della tolleranza è un paradosso che si configura nell’ambito dello studio dei processi decisionali, enunciato dal filosofo ed epistemologo austro-britannico Karl Popper nel 1945. Esso stabilisce che una collettività caratterizzata da tolleranza indiscriminata è inevitabilmente destinata ad essere stravolta e successivamente dominata dalle frange intolleranti presenti al suo interno. La conclusione, apparentemente paradossale, formulata da Popper, consiste nell’osservare che l’intolleranza nei confronti dell’ intolleranza stessa sia condizione necessaria per la preservazione della natura tollerante di una Società Aperta.
La tolleranza illimitata deve portare alla scomparsa della tolleranza. Se estendiamo l’illimitata tolleranza anche a coloro che sono intolleranti, se non siamo disposti a difendere una società tollerante contro l’attacco degli intolleranti, allora i tolleranti saranno distrutti e la tolleranza con essi.
Popper concluse quindi che siamo giustificati nel rifiutarci di tollerare l’intolleranza: “Noi dovremmo quindi proclamare, in nome della tolleranza, il diritto di non tollerare gli intolleranti.”
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