Viale Montegrappa 22, Grottammare / Corso Umberto I, n. 18, Civitanova Marche

L’amore ai tempi del viagra. Superare temporaneamente l’impotenza

L’impotenza, o meglio la disfunzione erettile rappresenta per ogni uomo un grande problema che spesso “tocca” la sua identità. Il Viagra senza aiuto psicologico è sempre la soluzione migliore?

 

Il consumo di Sildenafil ( VIAGRA) e altri farmaci analoghi è in forte crescita  nella popolazione maschile in tutto il territorio nazionale. Sorprendente il dato relativo all’età media di assunzione delle note pillole che si sta abbassando notevolmente. Anche giovani e giovanissimi ricorrono a tali supporti farmacologici in maniera ingiustificata. Nella mia pratica clinica posso solo confermare questa tendenza, evidenziata dai racconti di ragazzi e giovani adulti che confessano tale abuso.

C’è da dire che, in positivo, questi ritrovati farmacologici hanno contribuito a rivitalizzare uomini ormai sfiduciati, in altre occasioni si sono dimostrati essere dei  veri toccasana per molte di coppie dove gli uomini più in là con gli anni non riuscivano ad avere una vita sessuale serena oppure per persone con problematiche fisiche capaci di indurre ripercussioni sulla sfera della sessualità.

Dall’altra parte il fenomeno di accesso e uso di tali supporti farmacologici, da parte di quella fascia di popolazione giovane e non malata, sta divenendo un fenomeno preoccupante.

Diversi ne sono le motivazioni; sempre più ragazzi lo utilizzano per contrastare gli effetti collaterali di abuso di droghe,soprattutto cannabinoidi e cocaina, in quanto quest’ultimi inibiscono l’attività dei centri di controllo delle gonadi e quindi dell’erezione, inoltre possono rallentare la produzione di testosterone, fondamentale per la carica libidica.

Non ultimi nel determinare problemi di erezione sono i problemi psicologici. Innanzitutto è cambiato l’approccio alla sessualità, oggi più consumistico. Il mondo della pornografia ed il troppo facile accesso ad essa ha disabituato i ragazzi a vivere l’affettività e l’intimità, collocando la prestazione al primo posto.

L’utilizzo dei farmaci vasodilatatori  da parte di chi non ne ha bisogno, nasconde l’esigenza di potenziare le proprie performance, comunque sufficienti. Come se si trattasse di un afrodisiaco o di una sostanza ad effetto dopante,farmaci di questo tipo vengono usati da giovani e da ragazzi come sostegno per sentirsi più sicuri, come antidoti alla vergogna, alla paura di fallire, di deludere il partner.

Il sesso è diventato sempre più performativo; è una prestazione, un compito, un dovere, accompagnato dal terrore di fare brutta figura e di tradire lo stereotipo di virilità del modello maschile offerto dal falsato messaggio dei media e di una cultura arretrata in tal ambito. Conseguenza: la pillola per la disfunzione erettile,si sta trasformando in una pillola per l’ansia da prestazione!

Più del  50% dei soggetti che ne fanno uso ( a prescindere dall’età anagrafica)  li utilizza per motivi “ludici”:  comprano e usano pastiglie per durare più a lungo, senza che abbiano problemi di erezione.

Nei colloqui clinici emerge tutta la fatica e la solitudine di questi ragazzi, figli  della loro scarsa conoscenza del mondo sella sessualità e più in generale di una mancanza di cultura psicologica.

Ricordo che il sesso è soprattutto intimità e ogni persona dovrebbe avere il diritto di avvicinarsi alla vita sessuale con l’unica preoccupazione di rispettare se stesso e la propria sensibilità.

Infine c’è da mettere in conto è che questi farmaci non agiscono a prescindere dal coinvolgimento emotivo e dal desiderio sessuale: quando questi presupposti mancano, meglio lasciar perdere. Il Sildenafil è un farmaco che non agisce se non c’è da parte dell’uomo desiderio nei confronti della propria partner. E’ anche vero che l’effetto placebo e rassicuratore può sortire effetti positivi sull’erezione una volta assunta la pillola.

Secondo la pratica clinica, però, potrebbe conseguire una visione disfunzionale del sesso, come se fosse una sfida, che però (a lungo andare) non può essere sempre vinta.

Guardare al rapporto sessuale soltanto dal punto di vista di un puro e semplice atto fisiologico è di gran lunga riduttivo;  se non affrontati, gli impedimenti di natura psicologica ed emotiva, rendono del tutto inutile anche la cura farmacologica più appropriata.

 

Autore © Dott. Marco Forti.

Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico

L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy e Copyright.

 

 

Leave a Comment

(0 Commenti)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close