L’amore e il sesso al tempo del coronavirus
Cosa si può fare, ma soprattutto cosa non si può fare nell’intimità, durante questo periodo di emergenza che stiamo vivendo. Effettivamente lo stanno chiedendo in molti, proviamo a rispondere.
Il Covid19 sta cambiando le nostre vite, al momento non possiamo negarlo. Niente baci, niente strette di mano e distanza minima di un metro: questo significa azzerare la socialità, quando l’essere umano, nella maggior parte dei casi, si nutre di contatto e di vicinanza.
Ad oggi non abbiamo evidenze scientifiche che possano confermare che il virus possa essere trasmesso per via sessuale, né che sia presente nei liquidi biologici umani, sappiamo però che le notizie cambiano di giorno in giorno in relazione ad una malattia che è nuova e sulla quale si sta studiando per capire come affrontarla al meglio.
Quello che sappiamo con certezza è che tramite i baci, si può essere contagiati, ovviamente da persone che abbiamo contratto il virus (asintomatici o manifesti). Ma cosa dire del resto?
Anche se sperma e liquido vaginale non sembrano contenere il Covid19, “abbandonarsi” al sesso non è consigliato, soprattutto in alcuni casi.
Le secrezioni delle vie aeree superiori potrebbero contenere il virus. Fare l’amore e non entrare in contatto con bocca e saliva è molto, molto difficile. Di conseguenza, anche se il contagio non avviene sessualmente è ‘cosa buona e giusta’ mettere eventualmente anche la sessualità in quarantena.
Questa regola, però, è valida solo per quanti hanno rapporti con partner occasionali. Questi ultimi, infatti, potrebbero entrare in contatto con altre persone ed essere veicolo di contagio, quindi è opportuno sospendere l’attività sessuale per le coppie non conviventi.
Insomma, niente sesso ‘promiscuo’. Se, invece, avete un compagno-a/marito o moglie con il quale convivete da tempo e siete convinti della sua fedeltà, fare l’amore non è sconsigliato, anzi. In questo caso, infatti, a meno che non ci sia “un comprovato contagio o un alto sospetto”, il sesso ha il semaforo verde.
Tra coppie stabili e conviventi c’è lo stesso, rischio di contagio di qualunque altra malattia, anche senza coronavirus. I rapporti sessuali nelle coppie stabili non sono pertanto sconsigliati, poichè avvengono tra persone che condividono le stesse condizioni ambientali e lo stesso grado di isolamento.
Infine, non ci sono controindicazioni per quanto riguarda l’autoerotismo, che può rivelarsi un momento di relax e piacere in grado di alleviare le tensioni collegate alla sfera sessuale.
Fondamentale però che l’autostimolazione non assuma le caratteristiche della compulsività e della dipendenza, in quanto in questo caso si andrebbe incontro ad un progressivo quadro più patologico.
A emergenza finita potremmo poi tornare “presto” a una normalità senza timori e preconcetti. Perché effettivamente, per quanto possa essere lungo, sarà troppo breve questo periodo da influire così tanto su di noi da farci modificare quella che è la parte pulsionale di ciascuno di noi. Non ci sarà una modifica sostanziale di quello che è il nostro modo di essere, se non nei primissimi tempi dopo la fine dell’emergenza.
Sinceramente quello che più mi preoccupa da psicoterapeuta è invece la convivenza forzata, che tutti siamo costretti a subire in questo periodo, considerato che nessuno è più abituato a stare in casa per così tanto tempo, temo che possa alla fine portare al logoramento progressivo la coppia o il nucleo familiare.
Autore © Dott. Marco Forti.
Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico
L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy e Copyright.
Leave a Comment
(0 Commenti)