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Rapporto sessuale completo

Ormai l’equazione è automatica: se pensiamo al sesso, la prima cosa che ci viene in mente è la penetrazione. Eppure, esiste anche il sesso senza penetrazione, perfetto in molte occasioni e che assicura piena soddisfazione, anche se non prevede per forza di cose una penetrazione genitale.

Va specificato che, dal punto di vista sessuologico, il rapporto sessuale è completo quando si fa l’amore e l’orgasmo avviene in entrambi i partner, con o senza penetrazione vaginale; da qui l’importanza d’ intendere il sesso come un’esperienza onnicomprensiva, abbandonando l’iperfocus sul pene che si inserisce obbligatoriamente.

Se, quando pensiamo al sesso, ci viene subito in mente la penetrazione vaginale, è perché dal punto di vista sociale e culturale è considerata la pratica sessuale per eccellenza, almeno dalle persone eterosessuali.

Questa convinzione affonda le radici molto in profondità, basti riflettere sul fatto che, fisiologicamente parlando, è la modalità più sicura per procreare. Se quindi consideriamo il sesso unicamente come strumento per avere figli e non un “gioco”, ecco che il ragionamento è consono.

Facciamo chiarezza: la penetrazione vaginale è una pratica piuttosto comune e frequente – la maggior parte delle persone dichiara di aver avuto rapporti che la comprendessero –, ma è soltanto una delle pratiche a nostra disposizione.

Anche se erroneamente  si parla di “rapporti completi” quando c’è la penetrazione, questa non esaurisce affatto l’esperienza sessuale in tutto e per tutto e non va considerata il “sesso per eccellenza”. L’attività sessuale può essere perfettamente soddisfacente e “completa” anche se manca di questa.

Per molte donne poi, c’è da condividere un’informazione importante, considerate tutte le disinformazioni che ricevono nel corso della vita riguardo al loro genitale:  la vagina, di per sé, non è fatta per procurare piacere. Non aspettatevi quindi di raggiungere l’orgasmo soltanto con la penetrazione. Non bisogna mai stancarsi di ripeterlo: è fondamentale che ci sia anche una stimolazione diretta o indiretta del clitoride e un buon livello di eccitazione.

Prendiamoci quindi cura di tutte le zone erogene, non soltanto dei genitali. Non dimentichiamo, poi, che anche la mente è una zona erogena e deve essere coinvolta con le fantasie.

Solo in questo modo la sessualità sarà piacevole. Se si trascura il resto del corpo se non siamo presenti ed eccitati “di testa” e si ha fretta di arrivare alla penetrazione, potremmo incontrare più di un ostacolo.

La penetrazione potrebbe anche – legittimamente – non essere la cosa di cui si ha voglia in quel momento, e questo non significa che non desideriamo il partner, ma che magari preferiamo fare altro.

Rapporto completo.

Sovente le parole possono diventare macigni nella vita delle persone e nelle relazioni.
Quando si parla di rapporto completo, come abbiamo spiegato,  si fa troppo riferimento all’atto sessuale penetrativo che coinvolge i genitali.
Tale termine cela delle insidie piuttosto profonde: la sessualità che non è “rapporto completo” cos’è? Le relazioni che non mettono al centro della loro vita la penetrazione cosa sono?
Il termine “completo” associato all’atto penetrativo si fonda su una prerogativa: l’atto funzionale alla procreazione.
Se questa prerogativa non è più centrale nella vita di relazione, dobbiamo fare lo sforzo di ripensare ciò che rende completa una relazione; questo potrebbe essere l’inizio di un declino relazionale, oppure l’inizio di un modo “altro” di percepire e vivere la sessualità all’interno della relazione.

 

Dott. Marco Forti.

Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico

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