L’omosessualità non è una malattia, nè una scelta: non c’è nulla di rotto, nulla da riparare. Lo studio dello psicologo può diventare il luogo per smettere di farsi le domande degli altri e individuare le proprie.
“L’impresa di trasformare un omosessuale in un eterosessuale non offre prospettive di successo molto migliori dell’impresa opposta” (S. Freud, 1920)
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