Se non dormo penso male
L’insonnia è il più diffuso disturbo del sonno. Il suo impatto sulla qualità della vita è ampiamente riconosciuto, tuttavia le persone scelgono spesso di conviverci sostenendone le fastidiose conseguenze. Alcune di queste, come la stanchezza o l’irritabilità, sono universalmente associate all’insonnia. Altre risultano più difficili da riconoscere e spesso non vengono attribuite alla cattiva qualità del sonno.
Un esempio interessante riguarda la paranoia. Si tratta di un peculiare modo di usare il pensiero, uno sforzo mentale teso a immaginare tutte le possibili intenzioni malevole degli altri. La paranoia è un’esperienza comune ma può sfociare anche in forme molto gravi di delirio persecutorio. Una recente ricerca ha mostrato come la scarsa qualità del sonno sia maggiormente associata al pensiero paranoico in un campione di persone senza disturbi psicologici e in un campione di persone con alti livelli di paranoia (Freeman et al., 2009).
Le spiegazioni ipotizzate sono due. Innanzitutto, l’insonnia aumenta il livello di stanchezza e di tensione corporea e questo mantiene le persone in uno stato di allerta, come se fossero sotto una minaccia ancora non chiara. Lo stato di allerta conduce le mente a cercare possibili fonti di pericolo o danno, anche immaginando cosa possa correre nella mente altrui. Questa ipotesi è sostenuta da uno studio di Freeman e collaboratori (2010) che ha mostrato come l’associazione tra insonnia e paranoia sia spiegata, anche se solo parzialmente, dall’incremento di ansia e irritabilità.
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Per proseguire la lettura dell’articolo e saperne di più: https://www.stateofmind.it/2011/07/insonnia-e-paranoia-se-non-dormo-penso-male/
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