IL DUBBIO 

Il dubbio è fondamentalmente di due tipi.

C’è innanzitutto il dubbio che nasce da mancanza di conoscenza o di informazioni sufficienti per eseguire un dato compito. Possiamo, per esempio, nutrire dubbi su un determinato particolare argomento, oppure avere dei dubbi su quale sia la strada migliore da prendere per arrivare a un particolare fine\scopo.

Tali dubbi vanno ritenuti legittimi e non considerati come sbagliati e\o problematici per la propria condotta di vita. Al contrario va elogiato un certo salutare grado di criticismo ed una mente capace di farsi domande.

L’altro tipo di dubbio è il  “dubbio scettico”,  che non è la semplice consapevolezza di una mancanza di informazione, bensì la riluttanza o l’esitazione a superarla.
La persona afflitta da questo tipo di dubbio è paralizzata dall’incapacità di rassicurarsi che sta seguendo la migliore via d’azione.
In altre parole deve avere sempre la prova della verità di una cosa per assicurarsi ed andare avanti e prima di poterla direttamente sperimentare, vivere..

Questo atteggiamento può essere paragonato ad un viaggio in un territorio desertico.

“Un uomo attraversa un deserto e sapendo che i viaggiatori possono venire derubati o uccisi dai predoni, al rumore di un ramo o di un uccello, sarà colmo di ansia e di spavento, pensando: “Ecco i predoni!”. Farà pochi passi e poi, preso dalla paura, si fermerà, e non continuerà in questo modo il suo viaggio, o forse tornerà indietro.
Finendo più spesso per fermarsi che camminare, solo con estremo sforzo e fatica raggiungerà un posto sicuro.
O forse nemmeno lo raggiungerà”.

Succede lo stesso a chi dubita in maniera scettica, solo negativa; la persona non riesce a mettersi in una posizione di fiducia. Come il viaggiatore nel deserto, che non sa se i predoni ci siano o no, egli continua a riprodurre continuamente nella sua mente uno stato di titubanza, di esitazione e di ansia; così crea in se stesso l’ostacolo che gli impedisce di rassicurarsi.

In questo senso, il dubbio scettico è come viaggiare nel deserto.

La cultura contemporanea purtroppo ci insegna a pensare, a confrontare, ad analizzare usando solo gli aspetti logica, portati all’estremo.
Una mente equilibrata conosce invece i diversi modi di guardare alle cose, ed è, di solito, una mente tollerante.

 

Dott. Marco Forti.
Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico
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