Sesso senza consapevolezza: la Sexsomnia
Avere atteggiamenti sessuali durante il sonno e del tutto inconsapevolmente è possibile: prende il nome di sexsomnia ed è un disturbo piuttosto complesso.
Attualmente la maggior parte delle persone sa che le persone camminano, parlano e persino mangiano nel sonno; che persino il comportamento sessuale si possa verificare nel sonno non è, al momento, altrettanto noto.
Vi sono persone che si ingaggiano in comportamenti sessuali mentre dormono, del tutto inconsapevoli di ciò che stanno facendo. In una parola risentono di un peculiare disturbo del sonno, atipico e complesso, che prende il nome di sexsomnia, ancora sconosciuto a molti, ma in verità più frequente e comune di quanto si pensi.
La sexsomnia si inscrive in una più ampia categoria di disturbi del sonno, la parasonnia, che indica in generale la condizione per cui una persona si lascia andare a comportamenti insoliti o prova un determinato tipo di sensazioni mentre dorme: la sexsomnia è conosciuta anche come sonnambulismo sessuale.
Secondo l’American Psychiatric Association (2014), le parosonnie sono disturbi caratterizzati da esperienze e comportamenti anomali o da eventi fisiologici che si verificano in associazione al sonno.
Si pensa che il 7,1% della popolazione adulta globale sperimenterà la sexsomnia ad un certo punto della propria vita, secondo uno studio del 2018 sulla rivista Cureus. Si ritiene inoltre che sia più comune negli uomini rispetto alle donne, stando un’indagine del 2007 sulla rivista Social Psychiatry and Psychiatric Epidemiology, anche se non è chiaro perché.
Le donne hanno maggiori probabilità di masturbarsi durante un episodio, mentre gli uomini riferiscono più frequentemente di iniziare rapporti sessuali con la persona nel letto accanto a loro.
La sexsomnia entra a far parte dei disturbi del sonno nel 2014.
Come abbiamo già descritto la sexsomnia è classificata come una parasonnia, un gruppo di disturbi che include sonnambulismo, sonniloquio e terrori notturni
La sexsomnia si verifica quando il cervello viene improvvisamente, parzialmente risvegliato dal sonno profondo. La persona, ancora tecnicamente dormiente, inizia a mettere in atto determinati comportamenti sessuali. Quasi tutti gli episodi sono seguiti da amnesia.
Durante un episodio, una persona potrebbe accarezzare se stessa o un compagno di letto, oppure potrebbe fare rumori o movimenti sessuali. La sexsomnia può addirittura comportare atti sessuali che la persona non ha mai fatto prima o che non farebbe mai in stato di veglia.
Oltre ai comportamenti sessuali sopracitati, i segni che qualcuno sta agendo sotto l’influenza di una parasonnia sessuale includono:
- Mancata risposta o minima reattività alla conversazione o all’ambiente
- Risposte sessuali insolite
- Incapacità di essere svegliato o difficoltà a essere svegliato
- Nessun ricordo chiaro dei loro comportamenti sessuali una volta ridestati
COSA CAUSA LA SEXSOMNIA?
La sexsomnia è un disturbo diagnosticato recentemente e di conseguenza è caratterizzato da una carenza di letteratura, studi e ricerche dalle quali poter individuare le cause alla base dell’insorgenza, essendo ancora sotto analisi e quindi difficili da definire. Gli esperti hanno comunque appurato che nella gran parte dei casi la sexsomnia si accompagna ad altre parasonnie (sonnambulismo, incubi, paura notturna).
Perché un cervello parzialmente sveglio mette in atto comportamenti sessuali non è chiaro, tuttavia è noto che i disturbi del risveglio parziale tendono a coinvolgere uno dei nostri istinti di base: mangiare, fare sesso, camminare. Il motivo per cui questi comportamenti particolari si verificano in alcuni individui e non in altri non è ancora compreso.
Eppure in molti casi vi sono i fattori esterni frequentemente riscontrati e correlabili.
- Uso di alcool
- Uso passato o attuale di droghe
- Depressione
- Scarsa igiene del sonno
- una ripetuta e deficitaria privazione del sonno;
- condizioni esterne che non sono favorevoli (difficoltà del sonno data dai rumori esterni, dalla stanza poco confortevole, dai rumori emessi dal partner);
- Lavoro a turni
- l’apnea/ipopnea ostruttiva del sonno, un disturbo del sonno correlato alla respirazione
- Attività sessuale scarsa
- Stress o ansia
Quest’ultimo fattore va ulteriormente preso in considerazione, in quanto possiamo essere sani come un pesce e non avere alcun disturbo o malattia tra quelle che abbiamo appena citato, ma comunque assumere uno stile di vita (sbagliato) ci può portare a sviluppare episodi di sexsomnia. In uno studio del 2019, pubblicato sulla rivista Frontiers in Neurology l’80% dei partecipanti con comportamenti motori legati al sonno ha riscontrato che situazioni stressanti di vita correlavano con tali manifestazioni.
COME VIENE DIAGNOSTICATA LA SEXSOMNIA?
Si scopre la sexsomnia, di solito dopo essere stati informati del proprio comportamento da un compagno di letto, o perché qualcuno che dorme vicino a loro lo ha notato ed è improbabile che essi stessi credano che possa comportarsi in quel modo. Inevitabilmente sollecitano vissuti di profonda vergogna.
COME VIENE TRATTATA LA SEXSOMNIA?
Non esiste una cura diretta per la sexsomnia, ma ci sono modi per le persone di gestire la condizione, soprattutto quando la stessa è generata e mantenuta da fattori stressogeni.
Per curare la sexsomnia e prevedere una terapia adeguata, il professionista deve conoscerne le cause sottostanti.
Purtroppo nella gran parte dei casi la sexsomnia non viene diagnosticata perché la persona non si accorge neanche degli episodi notturni. Altre volte, invece, c’è una sorta di vergogna nell’ammettere simili comportamenti e anche col medico stesso si fa fatica a parlarne.
Inoltre vi sono state diverse segnalazioni da persone che hanno cercato l’aiuto di medici, consulenti e psicologi solo per vedere le loro lamentele respinte. Perché? Perché molti professionisti non sono aggiornati e correttamente informati sulla problematica in questione.
Bibliografia
- American Psychiatric Association (2014), Manuale diagnostic e statistic dei disturbi mentali, Quinta edizione (DSM.5), trad. it. Biondi, M. (a cura di), Milano: Raffaello Cortina Editore, 2018 6°.
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