Ansia Sociale: quando stare con gli altri fa paura
L’ansia rappresenta una reazione naturale e fisiologica che siamo programmati a provare in situazioni di potenziale pericolo. In alcune circostanze però, può diventareeccessiva per frequenza o per intensità.
Se una persona impara a considerare pericolosa una situazione, diventerà ansiosa ogni qualvolta si troverà ad affrontarla, anche se il pericolo è basso o nullo, questo perché gli essere umani sono abituati a fare dellevalutazioni complesse delle varie situazioni di vita che si possono presentare, di conseguenza possono imparare a considerare pericolose situazioni che di fatto non lo sono.
Inoltre, come “animali sociali”, è insito nelle persone il bisogno di appartenere a un gruppo e questo può aver contribuito a sviluppare risposte di ansia nelle situazioni in cui si percepisce il rischio di rimanere soli.
L’esclusione sociale, infatti, è spesso fonte di insoddisfazione, solitudine e tristezza e alcune reazioni comuni legate all’imbarazzo o alla vergogna, come l’abbassare lo sguardo, non esprimere la propria opinione o le proprie emozioni, possono essere visti come comportamenti di “sottomissione” utili a prevenire l’esclusione dal gruppo e quindi il rischio di essere abbandonati.
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