LE BAMBOLE DESIDERATE
La notizia viene accolta dal pubblico in un misto di divertimento e riprovazione per i maschietti che compreranno questi costosi manufatti, ma anche che di disapprovazione verso il loro creatore. Ma perché sono create queste bambole dalle prosperose forme? Proviamo a fare lo sforzo di andare oltre gli schemi mentali stereotipati che scattano su certi argomenti e cerchiamo di percorrere uno dei possibili scenari psicologici che ne determinano la dinamica.
Partiamo da un primo assioma: se nasce un comportamento è segno che c’è una necessità. Quale potrebbe essere la necessità di chi compra una bambola in silicone? Una risposta potrebbe essere che questa dovrebbe supplire ad una carenza di sesso del proprietario. Cosa potrebbe impedire all’uomo di avere una vita sessuale? Le ipotesi possibili potrebbero essere tante: 1) essere brutto; 2) essere povero; 3) sentirsi timido e inadatto; 4) essere spaventato dall’aggressività femminile; o forse un misto di queste ed altre ragioni. Quali sarebbero, dunque, le qualità che soddisfa una bambola sessuale del genere? Non ti giudica, non richiede un continuo impegno di soldi (a parte i costo iniziale), non ti rifiuta, è immobile (non passiva) e rimane dove la lasci. Aggiungerei che si lascia abbigliare secondo i gusti e le fantasia del proprietario. Potremmo definirla l’incarnazione di una donna ideale per un uomo? Naturalmente no. Sicuramente non è una donna. Tuttalpiù un sogno materializzato.
Queste considerazioni chiamano in causa il più ampio fenomeno della sessualità maschile e, conseguentemente, della sessualità femminile, della loro interrelazione, delle dinamiche che generano tutta la gamma di emozioni che esistono tra la soddisfazione e la frustrazione, tra il piacere e la rabbia.
Il problema delle bambole del sesso – tornando all’origine di questo post – non è facile da liquidare. L’iniziativa iberico-cinese è solo l’ultimo step di una serie di azioni che portano verso la realizzazione di un probabile sogno maschile, ovvero il sesso secondo necessità.
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