Viale Montegrappa 22, Grottammare / Corso Umberto I, n. 18, Civitanova Marche

Film horror: perché ci fanno paura e come mai ci piacciono

Una recente ricerca pubblicata su Evolutionary Behavioral Sciences  evidenzia che il possibile piacere ricavato dal guardare film dell’orrore si conferma come mezzo per prepararsi agli incontri, nel mondo reale, con il pericolo.

Le esperienze horror sono molto popolari, dai ai film dell’orrore passando per i libri, fino ad arrivare ai videogiochi. I ricercatori lo chiamano il “paradosso dell’intrattenimento horror”, chiedendosi perché le persone cercano intenzionalmente e godono di esperienze che provocano emozioni negative come paura e shock. Diverse ricerche hanno  voluto studiare chi consuma tali contenuti e perché, partendo da un approccio evolutivo.

Sono stato a lungo interessato al paradossale fascino dell’horror e questo articolo vuole essere un tentativo volto ad ottenere una migliore comprensione del profilo della personalità del fan dell’horror.

Stando ad uno studio campione di 1.187 adulti avvenuto tramite sondaggio online, dove gli intervistati hanno risposto a una moltitudine di domande riguardanti il ​​loro consumo di media horror, comprese le loro preferenze sui contenuti, quanto sono facilmente spaventati da tali esperienze e quanto spesso li consumano.

I partecipanti erano stati invitati a completare il sondaggio indipendentemente dal fatto che apprezzassero o meno l’intrattenimento horror e l’analisi ha rivelato che il consumo di media horror era molto diffuso. Circa l’81% degli intervistati ha affermato di aver utilizzato i media horror più volte all’anno o più. Anche il godimento dei media horror è stato alto: il 55% indica che gli piace il genere.

Inoltre, i ricercatori hanno scoperto che le persone sembrano cercare e abbracciare il vissuto di paura dato da queste esperienze e che l’emozione negativa della paura fosse compensata dalle emozioni positive sperimentate.

I risultati hanno mostrato che coloro che godono di più dell’intrattenimento horror, si aspettano di provare meraviglia, curiosità e stupore dal contenuto.

Gli autori affermano che le loro scoperte indicano l’esperienza orrorifica  come un tipo di “masochismo benigno” attraverso il quale le persone cercano e traggono piacere dall’esperienza di scenari spaventosi in modo sicuro e fantasioso. Tale esperienza apre un vasto spazio di simulazione per il gioco emotivo e cognitivo ella persona.

Una degli aspetti più interessanti della ricerca è che l’intrattenimento horror non è affatto un fenomeno di nicchia.

Inoltre, le persone hanno ragioni diverse per cercare questo tipo di intrattenimento. Alcuni lo fanno per eccitazione, altri per il legame sociale e così via.

Sembra infine, che siamo programmati per trovare piacere nel giocare con la paura. L’horror ci permette di farlo, e non c’è niente di patologico o strano nel trovare piacere nei film splatter, nei romanzi di Stephen King e nei videogiochi survival horror.

Questi risultati sono in linea con l’ipotesi evolutiva della simulazione della minaccia, che suggerisce che il godimento dell’orrore è un tratto adattivo che serve a preparare le persone per incontri nella vita reale con la minaccia. L’esplorazione con i media dell’orrore offre alle persone un modo per aprirsi costantemente a queste esperienze, aumentando potenzialmente la loro percezione di capacità ad affrontare l’ostilità nel mondo reale.

Tuttavia, questo studio fornisce un pezzo del puzzle, ma ci sono molte domande in sospeso; ad esempio si sa ancora poco degli aspetti interculturali del fenomeno e del coinvolgimento dei bambini in attività di svago spaventose, tutti aspetti meritevoli di indagine ed approfondimento.

Dott. Marco Forti.

Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico

L’articolo rispecchia le opinioni dell’autore al momento dell’ultima modifica. Vedi le indicazioni relative a Informativa Privacy e Copyright.

Leave a Comment

(0 Commenti)

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Close