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 Breve guida all’utilizzo del BONUS PSICOLOGICO 2022

Il Bonus Psicologo introduce una novità per l’accesso alle cure psicologiche in Italia. Il Voucher pensato per il 2022 dovrà sopperire alla carenze del servizio sanitario nazionale, che di fatto non è nelle condizioni di erogare delle psicoterapie per la popolazione. Durante la pandemia la sofferenza psicologica dei cittadini è aumentata molto, anche in riferimento alle restrizioni adottate per fronteggiare la diffusione del virus.

Nella legge di conversione del decreto Milleproroghe è stato inserito il contributo di 600 euro, riconosciuto nel rispetto di specifici requisiti e in caso di ISEE fino a 50.000 euro. Una fascia di reddito che copre buona parte della popolazione, considerato che un valore ISEE di 40.000 euro è considerato indicatore di una buona condizione economica. In Italia oltre il 50% della popolazione ha un ISEE inferiore a 10.000 euro

Non sarà necessaria la ricetta del medico di famiglia. L’accesso alla salute psicologica è garantito sopratutto alle fasce di popolazione che non hanno sviluppato una patologia psichiatrica. Questa iniziativa costituisce un primo passo attraverso cui si riconosce la necessità di intervenire in una situazione molto critica.

Numerose ricerche hanno mostrato un drammatico peggioramento delle condizioni di malessere psicologico generale. Nel contempo i servizi pubblici, da tempo trascurati dalle amministrazioni, non riescono (non sono mai riusciti) a garantire i livelli essenziali di assistenza in questo ambito.

I Centri di Salute Mentale (Psichiatria) non sempre sono in grado di accogliere la popolazione adulta che non presenta un franco disturbo psichiatrico, se la sofferenza non giunge ad un livello di scompenso. I CSM solitamente non hanno degli psicologi psicoterapeuti al loro interno e non si occupano della Salute Psicologica. Come potrebbero? La psichiatria è drammaticamente sotto finanziata

Il Bonus Psicologo non è rivolto ai pazienti psichiatrici in carico al servizio pubblico perché è rivolto ad una fetta di popolazione quasi 40 volte più ampia. Per essere onesti, la maggior parte delle persone con un disagio psicologico moderato non verrebbero mai prese in carico in un Centro di Salute Mentale, perché la loro condizione clinica non è abbastanza grave e non supera le soglie diagnostiche psichiatriche.

All’interno della Rete dei Servizi della Salute Mentale i cittadini che hanno sofferto per la pandemia non riceverebbero (non hanno ricevuto) alcuna psicoterapia. I Direttori (psichiatri) dei centri di Salute Mentale non hanno quasi mai assunto Psicologi Psicoterapeuti nei loro servizi per offrire psicoterapie alla popolazione, solo farmacoterapie e riabilitazione psichiatrica.

Il Bonus Psicologo punta a fronteggiare l’aumento delle condizioni di depressione, ansia, stress e fragilità psicologica causate dalla pandemia covid direttamente o indirettamente per le conseguenze socio-economiche. La conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2021, n. 228 indica l’obiettivo di “potenziare l’assistenza per il benessere psicologico individuale e collettivo, anche mediante l’accesso ai servizi di psicologia e psicoterapia in assenza di una diagnosi di disturbi mentali, e per affrontare situazioni di disagio psicologico, depressione, ansia e trauma da stress”.

È possibile beneficiare di un supporto psicologico adeguato in 6-12 sedute?

Considerando che una tariffa minima di una seduta di psicoterapia presso uno specialista privato si attesta sui 50-60 euro, spiega la relazione tecnica che accompagna il provvedimento, con 600 euro sarà quindi possibile effettuare da 6 a 12 sedute a seconda del problema presentato e del costo dello specialista.

Nella maggior parte dei casi non sarà possibile rispondere ai problemi psicologici causati dalla pandemia in 10 sedute. Comunque il Bonus Psicologo rappresenta un significativo risparmio per il cittadino.

Come spendere bene il Bonus Psicologo?

Il modo migliore per spendere bene il bonus psicologo è partire da una buona diagnosi psicologica. La diagnosi psicologica deve includere non solo i sintomi, ma le condizioni di base della personalità, il contesto psicosociale, le risorse mentali, la storia personale, la fase della vita, gli obiettivi da raggiungere e il livello di alleanza terapeutica.

La diagnosi psicologica (che non è la diagnosi psichiatrica) non può essere fatta dal medico di medicina generale, perché semplicemente non è formato a sufficienza per riconoscere le condizioni “sottosoglia”, ma può inviarlo ad uno psicologo, in questo caso anche psicoterapeuta.

Per l’accesso al servizio pubblico sulla ricetta è necessario indicare la dicitura Psicoterapia Individuale. I tempi d’attesa variano da servizio a servizio, in questo caso però potrete fare a meno del Bonus Psicologo. Purtroppo però riuscire ad ottenere un Primo Colloquio Psicologico Clinico con il Sistema Sanitario in certe regioni d’Italia è un miraggio nel deserto. Grazie al Bonus Psicologo i tempi si accorciano molto. In pratica, se verrà rifinanziato il Bonus Psicologo rappresenta l’unica via percorribile nei prossimi anni per centinaia di migliaia di cittadini italiani. Comunque, senza una buona diagnosi psicologica non è possibile indirizzare una persona verso il percorso più appropriato.

Per fare una diagnosi psicologica sono spesso necessari almeno 2-3 incontri. In 2-3 incontri scegliere anche la strategia per affrontare i problemi, da dove partire e dove arrivare, incluso l’invio ad un altro professionista o l’intervento di altre figure professionali.

Ora ho il Voucher, che cosa devo fare?

Se hai i requisiti e hai ottenuto il voucher puoi contattare qualsiasi psicologa/o psicoterapeuta (deve essere specialista). Troverai moltissime offerte online ma queste rappresentano un elemento di confusione. Ti invito a prenderti del tempo per valutare il/la professionista giusto. In Italia abbiamo davvero l’imbarazzo della scelta tra 120.000 psicologi.

Questo comporta anche un vantaggio per voi, le tariffe degli psicologi Italiani sono tra le più basse se confrontate con quelle di altri paesi.

Per essere abilitati alla psicoterapia gli psicologi devono aver fatto una scuola di specializzazione di almeno 4 anni dopo la laurea. Inoltre, imparare a fare psicoterapia non è semplice. Per il Bonus Psicologo bisogna cercare uno psicoterapeuta e solo la metà degli psicologi è abilitato alla psicoterapia.

Quantomeno gli psicologi psicoterapeuti hanno dovuto svolgere un tirocinio di 4 anni nel quale sono stati affrontati dei trattamenti sotto supervisione in determinati ambiti della psicopatologia. Una volta specializzati si aprono davanti alla/o psicoterapeuta diverse strade per sviluppare la propria attività. Non è semplice percorrerle per gli addetti ai lavori, ancor meno per il cittadino che sta cercando di capire come chiedere aiuto e come utilizzare il Voucher del Bonus.

Gli Psicoterapeuti Liberi Professionisti

Per affermarsi un/a Psicoterapeuta Privato deve affrontare molti anni di lavoro e costruirsi lentamente una ottima reputazione. Questa gli garantirà un rapporto fiduciario con molti colleghi e molti pazienti, ed ex pazienti, che negli anni hanno tratto beneficio dai suoi interventi professionali. Questa è la migliore garanzia per voi: il numero di casi clinici trattati con successo. Ma questo non può essere oggetto di una pubblicità esplicita dello psicoterapeuta, se non di un generico “sentir parlar bene del tal professionista”. Difficilmente troverete molte recensioni, in questo campo le persone tendono alla riservatezza.

I Liberi Professionisti scommettono sulle proprie capacità e investono tempo e denaro. Il talento non è democratico, nel campo della psicoterapia ci sono colleghi che hanno una migliore attitudine personale e maggior talento, affinati con lo studio e il confronto. L’incontro personale può riservare comunque delle sorprese, non tutti si trovano bene con le diverse personalità e stili terapeutici che lo psicoterapeuta può esprimere. Quindi di solito vengono proposti 2-3 colloqui di consultazione utili per la diagnosi, ma anche per verificare l’adattamento reciproco, il feeling personale con il professionista. In questo ambito è un fattore predittivo importante per l’avvio del processo terapeutico.

Esattamente come i tassisti gli psicoterapeuti sono pagati per il loro tempo, perciò se lavorano 40 ore alla settimana possono vedere massimo 40 pazienti individuali, qualcuno di più se lavorano con famiglie o gruppi. Anche così comunque ben presto cadranno vittime del loro successo e avranno difficoltà a vedere nuovi pazienti, saranno saturi e dovranno costruire una Lista d’Attesa. Inevitabilmente sono i professionisti più cari, difficili da contattare.

Per fortuna moltissimi Psicoterapeuti intraprendono questa strada ogni anno, così che in migliaia competono fra loro per costruire una pratica clinica più solida ed affidabile per voi e per loro stessi. Sulla strada per l’affermazione professionale potrete trovare Psicoterapeuti con diversi anni di esperienza. Nel caso soffriate di un disagio causato dalla pandemia e di una condizione di rischio per la vostra salute psicologica dovreste trovare facilmente un professionista capace di aiutarvi.

Se invece accanto allo stress causato dalla pandemia soffrite di una condizione più diffusa di malessere con sintomi e difficoltà che limitano fortemente la vostra vita, vale la pena (potendo scegliere) prendere del tempo per cercare uno psicoterapeuta con almeno 5 anni di esperienza pratica nel trattamento della condizione di cui soffrite.

Tutti gli Psicoterapeuti sono Psicologi?

Un’ulteriore complicazione nella giungla degli psicoterapeuti è data dal fatto che tutti gli psichiatri o neuropsichiatri infantili hanno il titolo di psicoterapeuta, ma quasi sempre non hanno la formazione necessaria per fare psicoterapia, malgrado abbiano mediamente molta esperienza clinica nella gestione routinaria dei pazienti.

Negli anni passati, alcuni medici psicoterapeuti si sono impegnati per formarsi facendo una seconda scuola di specializzazione in psicoterapia e svolgono la professione di psicoterapeuti, ma sono casi rarissimi. Perciò converrebbe verificare se aldilà del titolo il medico ha fatto una formazione alla psicoterapia (non basta l’analisi personale).

La novità del Bonus Psicologo non riguarda i medici che non hanno competenze in ambito di salute psicologica. In particolare è rivolto alle persone alle condizioni di disagio psicologico sottosoglia (non psichiatrico), ovvero che non lamentano “disturbi mentali“.

Perciò attualmente il Bonus Psicologo non può essere speso con medici psicoterapeuti, anche quando hanno fatto una formazione alla psicoterapia. Nel Disegno di Legge è stato chiaramente definito il criterio dell’iscrizione all’Albo degli Psicologi. Perciò, vi consiglio di verificare sempre che il professionista a cui vi state rivolgendo sia iscritto all’Albo degli Psicologi.

Online si / Online no

Avete trovato lo psicoterapeuta dei vostri sogni ma è lontanissimo e chiedete se è disponibile a fare le sedute online.

Lo stesso vale per chi viaggia molto o si trova all’estero.

Anche se le terapie online sono un’opzione scelta da molti, al momento ci sono ancora sufficienti dubbi se la loro efficacia sia basata sugli stessi meccanismi delle psicoterapie in presenza. Purtroppo grazie al lockdown (la pandemia ha causato notevoli danni psicologici) le terapie su internet hanno ricevuto un notevole impulso e così la ricerca sulle psicoterapie online.

Credo che nel giro di pochi anni riusciremo a mettere a fuoco meglio le differenze tra i due setting. Benché ci siano molti studi che ne indichino l’efficacia in senso statistico delle Psicoterapie Online, molti meccanismi che riguardano gli aspetti psicosomatici del processo empatico della psicoterapia (per esempio guardasi negli occhi) semplicemente non possono avvenire online, senza una buona sintonizzazione e senza sincronizzazione. Perciò il mio consiglio è se riuscite andate in presenza ogni volta che potete.

Il Giusto Equilibrio

È facile capire che per utilizzare al meglio il Bonus Psicologo bisogna trovare il giusto punto di equilibrio tra i vostri bisogni psicologici, le vostre risorse non solo economiche, la disponibilità di tempo e le competenze di una/o psicoterapeuta. Dovete essere consapevoli che nella maggior parte dei casi il Bonus Psicologa/o rappresenterà un risparmio su un trattamento che avevate già deciso di intraprendere. Se invece pensate che siccome lo stato assegna un bonus di 600 euro allora tutti i disturbi psicologici da lievi a gravi possono essere curati con una spesa totale di 600 euro vi sbagliate di grosso.

Il Bonus Psicologo non è come il bonus biciclette. La salute psicologica è un bisogno fondamentale complesso che comporta costi sociali elevatissimi. In molti casi, il costo per il trattamento è così alto che solo il Servizio Sanitario Nazionale è in grado di affrontarlo (quando viene adeguatamente finanziato), perché sono necessari ricoveri, strutture residenziali e anni di riabilitazione.

Di fatto quasi tutte le persone che vanno in psicoterapia ci vanno a proprie spese. Hanno valutato che i benefici giustificano il costo, o semplicemente ne hanno bisogno. Per la fascia della popolazione con difficoltà economiche che non avrebbe accesso alle cure private con il Bonus si introduce una forma di prevenzione secondaria, una riduzione del danno, in attesa che si strutturino nel servizio sanitario nazionale delle risposte adeguate ai bisogni di tutta la popolazione.

Se siete in difficoltà da un punto di vista psicologico e avete anche delle difficoltà economiche è il meglio che potete fare per voi stessi. Probabilmente con il Bonus Psicologo pagherete a metà prezzo un intervento breve in una situazione di crisi da lieve a moderata.

L’ invito è comunque quello di cogliere questa opportunità consapevoli dei limiti e dei pregi di questa importante iniziativa nel panorama nazionale.

 

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