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Il tecnostress – Definizione, sintomi e prevenzione del rischio

Il termine Tecnostress venne coniato dallo psicologo americano Craig Broad nel suo libro edito nel 1984 da Addison Wesley: “Technostress: the human cost of computer revolution” (“Il costo umano della rivoluzione dei computer”). Lo psicologo faceva riferimento per la prima volta allo stress legato all’uso delle tecnologie e al loro impatto a livello psicologico. Nella definizione di Broad, il Tecnostress era il disturbo causato dall’incapacità di gestire le moderne tecnologie informatiche (computer e software). Nel 1997 questo concetto fu ripreso e ampliato da due psicologi americani, Larry Rosen e Michelle M. Weil, nel libro “TechnoStress: coping With Technology @Work @Home @Play”, frutto di una ricerca durata 16 anni. Nella loro analisi il significato di Tecnostress diventa più ampio indicando “ogni impatto o attitudine negativa, pensieri, comportamenti o disagi fisici e psicologici causati direttamente o indirettamente dalla tecnologia”.


I tempi indotti dalla tecnologia che evolve troppo rapidamente non si adattano al percorso degli individui, per questo si sviluppa una pressione psicologica caratterizzata da disagio e frustrazione. Già nella definizione di Broad veniva fatto riferimento a determinati sintomi da ricondurre alla sindrome del Tecnostress come ansia, affaticamento mentale, depressione, incubi notturni; in particolare, molte persone erano soggette a frequenti attacchi di rabbia causati dalle difficoltà di utilizzo di computer e software e dalla gestione di guasti o blocchi che interrompevano l’attività lavorativa.

Lo studio di Broad, e in seguito quello di Rosen e Wail, è vincolato al periodo in cui è stato concepito. In seguito si sono susseguiti moltissimi cambiamenti, sia nella tecnologia che nella comunicazione; la Rete Internet si è trasformata nello strumento universale d’informazione e la tecnologia digitale è diventata di uso comune grazie all’avvento di smartphone, tablet, connessioni Wi-Fi e tv digitale. Il termine Tecnostress acquisisce un nuovo significato con il passaggio all’era delle connessioni, dove le informazioni sono ovunque. Nella nuova accezione, questa sindrome fa riferimento alla quantità enorme di informazioni in cui gli individui sono immersi e che viene assorbita e gestita quotidianamente comportando un sovraccarico cognitivo: in psicologia tale fenomeno viene chiamato “information overload”. Quando il cervello riceve l’informazione, essa corrisponde a livello psichico ad un input mentale: questo richiede una risposta che si traduce in attivazioni di connessioni neuronali. Quando gli input sono molti e costanti, come avviene nel sovraccarico informativo e nella gestione di più device digitali, si verifica uno stato di allarme e stress, ovvero una risposta anomala (psichica e fisica) del corpo che si manifesta con un’intensa produzione di adrenalina. In questa condizione si attivano disturbi a livello cardiocircolatorio, psichico e neurologico.

Un altro elemento che ha favorito l’insorgere del Tecnostress, sia nell’ambito lavorativo che in quello personale e relazionale, è il ruolo della tecnologia mobileche ha permesso un uso costante dei flussi informativi senza vincoli di spazio e di luogo. Questo elemento mette in luce una sostanziale differenza con la prima, embrionale definizione di Broad che prendeva in analisi le reazioni psicofisiche di soggetti che lavoravano seduti alla propria scrivania.

I meccanismi complessi generati dall’innovazione tecnologica hanno comportato dei cambiamenti che aiutano a tracciare dei segni che identificano il rischio Tecnostress:

  • Utilizzo costante dello smartphone anche negli incontri sociali
  • Il soggetto non spegne mai il telefono
  • Sono molto frequenti i risvegli notturni per connettersi alle piattaforme Social
  • Si avverte l’istinto di telefonare anche in luoghi riservati (cinema, biblioteche ecc.)
  • Si scrivono messaggi mentre si è in movimento
  • La tv viene utilizzata principalmente sul tablet o sul cellulare

Accanto a questi comportamenti “a rischio”, si possono delineare una serie di sintomi che caratterizzano la sindrome da Tecnostress che spesso, per scarsa informazione, non vengono correttamente individuati:

SINTOMI FISICI

  • Aumento della frequenza cardiaca
  • Disturbi cardiocircolatori
  • Disturbi gastrointestinali (colon irritabile, gastrite, reflusso)
  • Dolori muscolo-tensivi
  • Formicolii agli arti
  • Ipertensione
  • Insonnia e alterazioni del ritmo-sonno veglia
  • Mal di testa
  • Stanchezza cronica
  • Sudorazione
  • Dolore cervicale
  • Disturbi ormonali e mestruali nella donna
  • Disturbi della pelle causati dallo stress (psoriasi, dermatiti)


SINTOMI PSICHICI (COMPORTAMENTALI E COGNITIVI)

  • Irritabilità
  • Depressione
  • Alterazioni comportamentali
  • Calo del desiderio sessuale
  • Crisi di pianto
  • Apatia

La sintomatologia ha una componente soggettiva ed ogni persona può sviluppare o meno determinati sintomi. Inoltre, essi sono riconducibili a quelli causati dal cosiddetto “elettrosmog”, ovvero dall’esposizione eccessiva, diurna e notturna, a campi elettromagnetici emessi da apparecchi elettrici, router e modem Wi-Fi, smartphone, tablet e pc.

Per proseguire la lettura ed andare all’articolo completo:

http://www.benessere.com/psicologia/arg00/tecnostress.htm

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