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Come internet sta cambiando le nostre amicizie

Oggi le relazioni sociali vengono coltivate anche attraverso i social media. Ciò rappresenta un’evoluzione naturale, dovuta al massiccio uso delle nuove tecnologie nella nostra vita.

Quante volte oggi hai già aperto Facebook? Letto il nuovo status “postato” da quel tuo amico di scuola di tanti anni fa? O messo “mi piace” alla foto appena pubblicata su Instagramdall’ultimo Influencer che ha attirato la tua attenzione?

Le relazioni sociali oggi passano necessariamente tramite i social media. Volenti o nolenti è qualcosa con cui dobbiamo fare i conti.

Si tratta di un’evoluzione naturale, risultato dell’ingresso sempre più massiccio delle nuove tecnologie nella nostra vita e dal quale le relazioni sociali non sono rimaste immuni.

Cosa significa “essere amici”?

È così che il concetto stesso di “amicizia” ha subito un’evoluzione nel tempo.

In un mondo in costante comunicazione, non importa dove si trovino i nostri amici nel mondo o qual è stata l’ultima volta in cui ci siamo sentiti, l’importante è che si trovino sui social media.

Ci aiuta a comprendere meglio tale fenomeno il contributo di diversi studiosi delle relazioni sociali.

In primis, Robin Dunbar, antropologo all’Università di Oxford, tra i primi a descrivere il nostro mondo sociale come il risultato di una ridefinizione operata dai social network. Secondo lo studioso, questi siti, oltre ad aver infranto le costrizioni della geografia che limitavano le dinamiche sociali, sembrano anche aver dato avvio ad una strana competizione sul numero di amici che si possono contare sulla propria pagina personale, con cifre che possono raggiungere anche le decine di migliaia.

Dalle sue ricerche, emergerebbe anche che il maggior numero di persone con cui è possibile mantenere un rapporto significativo in una sola volta varia da 100 a 200, a seconda di quanto si è “social”. Con il proprio team di ricerca è giunto infine ad identificare quale numero massimo di amici che si possono avere 150, cifra anche detta il Numero di Dunbar.

Attive, dormienti e commemorative: le 3 tipologie di amicizia

William Rawlins propone invece una classificazione delle amicizie in tre categorie: attive, dormienti e commemorative.

  • Un’ amicizia è attiva se si è regolarmente in contatto con quella persona, se si sente che si può contare su di lei per avere un sostegno emotivo e se si è a conoscenza di quanto sta succedendo nella sua vita;
  • Un amico dormiente è qualcuno con cui si ha un passato ma con cui non si parla da un po’ di tempo; si riprenderebbero però velocemente i contatti qualora ci si trovasse nello stesso luogo, nello stesso momento;
  • Un amico commemorativo, infine, è qualcuno che è stato importante in un momento precedente della vostra vita ma che non ci si aspetta davvero di rivedere o risentire, forse mai più. Queste persone vengono ricordate con affetto, ma rimangono saldamente nel passato.


Per saperne di più e leggere l’articolo completo:

 http://www.stateofmind.it/2018/05/social-media-internet-amicizia/

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