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LA DEPERSONALIZZAZIONE. Sentirsi stranieri a se stessi

Negli Stati Uniti il 50 % degli adulti, almeno una volta nella vita, ha sofferto di  un episodio di Depersonalizzazione.

Il disturbo da Depersonalizzazione è definito come un’esperienza persistente o ricorrente di sentirsi distaccato o di sentirsi un osservatore esterno dei propri processi mentali o del proprio corpo.

Può essere presente anche un ridotto senso di “agency” vissuta come una sensazione di robotica, come un automa privo di controllo dei propri movimenti. Il soggetto ha la sensazione di non essere nel pieno controllo delle proprie azioni, anche per quel che riguarda il parlare, e spesso l’esperienza di depersonalizzazione è accompagnata da considerevole ansia secondaria con il timore che queste esperienze possano significare che sono “matti”.

Gli individui con disturbo di depersonalizzazione hanno difficoltà a descrivere i loro sintomi e possono pensare di “impazzire”. Altra esperienza comune è il timore di avere danni cerebrali irreversibili. Un sintomo comunemente associato è un alterato senso del tempo (sembra troppo veloce o troppo lento), nonché una difficoltà a ricordare in maniera vivida cose del passato. A livello somatico possono manifestarsi sintomi come: sensazione di avere la testa piena, formicolio, o vertigini.

Per comprendere la depersonalizzazione, è necessario capire prima di tutto la dissociazione.

La dissociazione è “un’interruzione” che si verifica nei vari elementi della coscienza, dell’identità, della memoria, delle azioni fisiche e / o dell’ambiente.
È una disconnessione o assenza di una connessione tra cose che sono normalmente associate tra loro. Si tratta di uno scollamento tra l’esperienza e il vostro senso di sé.

Sentirsi emotivamente insensibili e distaccati può essere allarmante e spaventoso. La depersonalizzazione è  spesso sintomo di un altro disturbo, come l’ansia, la depressione, il disturbo post-traumatico da stress, il disturbo di panico, oppure può essere il segnale di una malattia come l’emicrania. Addirittura, in altri casi, la depersonalizzazione può essere semplicemente un effetto collaterale di alcuni farmaci.

Diversi sono gli indicatori di Depersonalizzazione:

Sentirsi come un’entità completamente distaccata dal proprio corpo

Senti il tuo corpo come un estraneo, senza vita. Alcune persone perdono, addirittura, il loro senso del tatto, del gusto e dell’olfatto.

Si percepisce un senso di distacco dal proprio ambiente

Spesso la depersonalizzazione è associata alla derealizzazione, il sentirsi scollegati non solo dal mondo ma anche perdere quel senso di familiarità con esso, con gli individui, con gli oggetti inanimati e / o con ogni ambiente.

Sentirsi un robot

Quando si verifica la depersonalizzazione, le persone a volte si sentono come se fossero semplicemente degli osservatori del proprio corpo e dei propri processi mentali. Possono percepire la loro voce come poco familiare ed i loro pensieri, il loro modo di parlare e le loro reazioni non sono più spontanee.

Sentire di star male

Non si è deliranti, bensì consapevoli che qualcosa dentro di se non funziona nel modo giusto e non corrisponde a come si è e si concepisce il mondo esterno.

Conseguenze

I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, lavorativa, o di altri settori importanti del funzionamento e possono essere rilevati dall’individuo stesso o osservati da altre persone.

Autore © Dott. Marco Forti.

Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico

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