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Quando la fobia è da curare

Le fobie vengono abitualmente considerate delle “patologie minori”, con la sfavorevole conseguenza di non riceverne la giusta attenzione, conducendo ad una sintomatologia maggiormente complessa e perdurante nel tempo. Questo articolo aiuta a comprendere meglio le proprie piccole e grandi fobie, allo scopo di riuscire a distinguere fin da subito se la paura specifica che ci portiamo e ci caratterizza rappresenti un vero e proprio disturbo d’ansia per il quale sarebbe quindi importante chiedere aiuto.

Quante fobie ci sono e quanto è presente il disturbo?
Ognuno di noi ha delle piccoli e grandi fobie: la paura dei ragni e degli insetti (racnofobia), la paura delle profondità o delle altezze (rupofobia) , la paura dei luoghi troppo affollati (claustrofobia)…
In questa pagina (http://www.fobie.org/) sono elencate tantissime tipologie di fobia: nella lettura di questa pagina molte persone si riconosceranno nelle diverse paure elencate; questo aspetto è determinato dal fatto che avere paura di un oggetto particolare o di una situazione specifica è molto frequente. Di conseguenza, soprattutto quando non interferisce con la vita sociale della persona, aumenta la difficoltà nel discriminare tra comportamento “sano” e comportamento “patologico”, ossia se si è di fronte ad un vero e proprio disturbo. Per quanto riguarda quest’ultimo, da un punto di vista epidemiologico sembra presente nel 3-8% popolazione generale. Nel caso delle fobie in generale, osserviamo un’incidenza maggiormente elevata nell’infanzia (pensiamo alla paura del buio, del lupo cattivo, ecc. nei nostri bambini!), una riduzione tra 10 e 30 anni per poi aumentare nuovamente, nel caso soprattutto di fobie iscriventi in un vero e proprio disturbo.
In senso lato, si può dire che la fobia è femminile (vi è un rapporto uomo donna di uno a due!) e che
le fobie maggiormente presenti sono la fobia sociale ed il quadro fobico di agorafobia-claustrofobia.

Caratteristiche salienti
Oltre a quanto descritto nella definizione, possiamo considerare altri aspetti importanti che caratterizzano la persona fobica:
* La paura e la reazione ansiosa cessano con l’assenza della situazione e la persona torna a comportarsi tranquillamente
* La persona vive costantemente in allarme per la paura che l’oggetto o la situazione fobica si ripresenti. L’Ansia Anticipatoria così definita, può essere considerata come un doloroso senso di attesa che lascia immaginare il ripetersi di una precedente e sgradita esperienza. Questo aspetto è fondamentale tanto per la diagnosi quanto per la cura della fobia: spesso l’ansia anticipatoria dell’evento è infatti molto più grande della paura che si vive di fronte alla propria fobia.
* Spesso la persona fobica non si sente compresa dagli altri, che tendono a minimizzare la sua paura. Questo la puo’ portare ad un graduale isolamento o scarsa condivisione dei propri vissuti emotivi con chi le è vicino.
* Di conseguenza, spesso accade che la persona non chiede aiuto, soffrendo del proprio disturbo anche per diversi anni e accumulare fobie diverse.
* I suoi sintomi peggiorano in ambienti poco familiari, cioè in situazioni dove è maggiore il rischio di non trovare soccorsi o che si facciano brutte figure

Reazioni fisiche e psicologiche tipiche del fobico
Di seguito vengono elencate le principali reazioni fisiche e psicologiche riscontrate nella persona che deve affrontare la propria paura o che si trova a vivere l’ansia anticipatoria:
A livello somatico:
* Palpitazioni, tachicardia, tosse nervosa, fame d’aria, nausea e/o vomito, tensione muscolare, tremori, problematiche sessuali (impotenza, vaginismo)
A livello psicologico:
* disturbi del sonno, incubi notturni, difficolta’ ad addormentarsi, sonno agitato
* disturbi dell’attenzione, diminuzione del rendimento, diminuzione della concentrazione
* esasperazione dalle continue sensazioni di tensione a livello cognitivo
* stato costante di tensione, attivazione elevata (la persona è sempre “sull’attenti”) con la conseguente difficoltà ad abbandonarsi ed a gustarsi i diversi piaceri.

Per proseguire la lettura ed andare all’articolo completo: http://www.mentesociale.it/articoli/articoli-di-psicologia/117-quando-la-fobia-e-da-curare.html

 

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