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Affrontare il Coronavirus, quando si ha già un disturbo d’ansia

Quando si ha già un disturbo d’ansia e  sopraggiunge una vera pandemia, possiamo sentirci sull’orlo del baratro.

La psicoterapia aiuta i soggetti ansiosi a riconoscere che la loro ansia è un vero e proprio falso allarme: “non è la nostra casa in fiamme, è una pizza che brucia nel tostapane”, ma col Coronavirus la nostra casa effettivamente corre un serio pericolo. In altre parole, la nostra ansia ha un correlato più oggettivo e  concreto ed ha senso che i sintomi ansiosi siano sollecitati. Oggi si osserva che le persone hanno  paure sincere riguardo al proprio lavoro, alla propria salute, alla propria casa, alle proprie finanze e all’impatto a breve e lungo termine della pandemia sulla società. Tuttavia sebbene l’ ansia possa raggiungere dei picchi, ci sono molte azioni utili che si possono intraprendere. Ecco dei suggerimenti da provare: 
Fissare i limiti. Tenere accesa la TV sul canale notizie preferito o scorrere i social media tutto il giorno, mette in uno stato di ansia costante. L’ orecchio volto al pericolo aumenta la nostra percezione della minaccia, tanto più che nel nostro mondo occidentale si rimane informati senza farsi  bombardare da informazioni negative a pioggia. Un altro limite utile da impostare è  il non parlare della pandemia; meglio dire ad amici e familiari che cambieremo argomento quando si presenterà. Questo non solo aiuterà a limitare la nostra ansia, ma aiuterà anche gli altri.Prendiamoci cura di noi in modo sostenibile. Prima della pandemia, potremmo aver fatto affidamento su una serie di pratiche di benessere: abbiamo frequentato  uno specifico corso di yoga, oppure abbiamo preso l’abitudine di fare lunghe passeggiate nei fine settimana. Non coltivare queste abitudini quando se ne ha  più bisogno potrebbe portarci ad isolarci in casa.

Cerchiamo quindi di scegliere attività realistiche e raggiungibili, prendendoci cura di noi in tanti piccoli modi.

Frena la caffeina.  Tendiamo adusare la caffeina per far fronte a momenti negativi, come quando sopraggiunge la noia e la stanchezza. Tuttavia, questo può renderci più vulnerabili ai correlati fisici di ansia e inoltre l’effetto della  caffeina può imitare i sintomi fisiologici di diversi problemi di salute.

Riconosci i segnali del  panico. Se siamo soggetti ad attacchi di panico, è facile confondere i sintomi di quest’ultimo (p. Es., Mancanza di respiro) con i sintomi respiratori del Coronavirus.

E’ estremamente importante poi prestare attenzione a ciò che accelera i sintomi:  i sintomi di panico o di ansia vanno e vengono, mentre i sintomi del virus no. Quindi, se hai problemi a respirare mentre guardi le notizie o pensi alla pandemia, è solo panico.

Rimani sul qui ed ora. Quando siamo sopraffatti dalla preoccupazione o dall’ansia, proviamo ad identificare e considerare gli oggetti e gli aspetti dell’ambiente circostante, che normalmente non notiamo. Ciò può includere l’identificazione dei vari colori, il conteggio delle cose o la ricerca di un particolare interessante. Focalizzandoci sui nostri sensi, siamo necessariamente portati nel presente, anche se solo per un tot di tempo.

Guarda ai tuoi valori e scopi. Non possiamo cambiare le nostre circostanze, ma possiamo scegliere che tipo di persona vogliamo essere in questa crisi e agire in conformità con i nostri valori e obiettivi. 

Infine, se stai ancora lottando con l’aumento e il peggioramento dei sintomi dell’ansia, non esitare a cercare un supporto professionale.

 

 

 

Dott. Marco Forti.

Psicologo, Psicoterapeuta & Sessuologo Clinico

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